Orridi di Uriezzo, uno spettacolo a costo zero
Incredibili canyon modellati da tumultuosi torrenti, cascate incantevoli di acqua purissima e una fredda brezza che vi avvolgerà.
Questi sono gli elementi che caratterizzano gli orridi di Uriezzo, dove la natura rivela tutta la sua maestosità.
Potrete camminare sul fondo di un ruscello che silenziosamente, per anni, ha eroso la terra. Riposare su verdi prati distesi al sole. Rinfrescare i piedi nelle limpide acque del fiume Toce, ai pedi delle Marmitte dei Giganti.
Tutto questo potrà essere realizzato in un’unica giornata, nella Valle Antigorio, in Piemonte.
Gli orridi di Uriezzo sono la manifestazione più evidente della forza creativa della natura. Qui i torrenti hanno corso virtuosamente per secoli sotto i ghiacciai, modellando le forme della terra.
Oggi, con il ritiro dei ghiacciai, i percorsi dei ruscelli sono cambiati, regalandoci uno spettacolo originale.
Dove prima correvano impetuosi fiumi, oggi si trovano profondi canyon in cui è possibile passeggiare e ammirare l’estro della natura.
L'orrido Ovest
Sulla strada provinciale ss659, che da Baceno raggiunge Premia, una lunga scalinata sul bordo destro della strada vi conduce dentro una favola, negli orridi di Uriezzo
I protagonisti non sono ne principi ne principesse, il narratore principale è la natura, che attraverso tre orridi racconta la sua storia.
Il primo attore che incontrerete, svoltando a destra alla fine della scalinata, sarà Ovest.
Quest’orrido non è il protagonista della nostra vicenda. Le sue dimensioni minute lo hanno reso un personaggio secondario, ma fondamentale per l’intreccio dell’intero racconto.
Lo abbiamo considerato come l’ultimo dei tre fratelli. Composto da due segmenti differenti, non è riuscito a crescere quanto Sud e Nord-Est.
Per approfondire la conoscenza di Ovest dovrete scendere al suo interno attraverso tre gradini ferrati che in breve si trasformano in una scala rocciosa.
Le sue pareti non vi avvolgono completamente, ma vi danno il benvenuto in questo mondo fatato.
Orrido Nord-Est
Una strada esposta, che si affaccia sul paesaggio circostante, vi permette di raggiungere l’orrido Nord-Est.
I fili conduttori che vi accompagneranno attraverso l’intera vicenda sono cartelli segnaletici chiari e ben disposti.
Nord-Est è il mezzano dei fratelli. Qui la fiaba inizia a materializzarsi e l’intreccio a complicarsi.
Una stretta scalinata di pietra vi conduce nell’atrio principale. Sul fondo una piccola fessura rappresenta l’inizio di questo nuovo racconto annesso alla storia principale.
Lungo un centinaio di metri ha un temperamento freddo. Procedendo nell’insenatura le pareti diventano sempre più alte e possenti, stingendovi al suo interno.
In alcuni tratti le pareti si avvicinano a tal punto che sembrano volervi respingere, come se oltre si nascondesse un segreto.
Il fondo ciottolato scende gradualmente, fino a raggiungere una profondità di dieci metri. Qui è possibile vedere ancora scorrere i resti del torrente che per anni ha eroso le pareti, dando vita a ogni personaggio.
Orrido Sud
Il maggiore dei fratelli è l’orrido sud. Attraverso una prima scalinata di acciaio, che corre lungo la parete, si raggiunge un buio corridoio che conduce al cuore dell’orrido.
Le sue forme sono caratterizzate da linee morbide e colori contrastanti. Lo abbiamo considerato il fratello più anziano, con un carattere deciso e forte.
Ha vissuto senza dubbio una vita piena e la sua profondità ne è il simbolo. Con un altezza che raggiunge i trenta metri ha pareti ricche di storie, che solo un bravo interprete è in grado di leggere.
Solo conoscendo nell’intimità ciò che ci circonda puoi realmente capirne la bellezza. Attraverso quest’orrido, scoprendo la terra in profondità, si percepisce il duro lavoro svolto dalla natura nei secoli.
Le alte pareti di Sud creano delle aree in cui il buio ha la meglio, forse a rappresentare che il sipario sta per calare e la storia per finire.
Le marmitte dei giganti
Non è finita qui, i tre fratelli hanno anche delle splendide sorelle “le marmitte dei giganti”
Hanno un tono di voce intenso, risonante e un’ aspetto estetico delizioso. Stanno li, dietro le quinte, ad aspettare i viaggiatori.
Queste sono enormi cavità cilindriche scavate dalla forza dell’acqua di fusione del ghiaccio.
Ora acque fredde e limpide riempiono le pozze. Scogli dalle forme tondeggianti e verdi prati permettono ai camminatori di riposarsi al sole.
Informazioni utili
Come arrivare
Gli orridi di Uriezzo si trovano in Piemonte, nella Valle Antigorio. Sono collocati a due ore sia da Milano che da Torino.
Se come noi arrivate dall’area di Monza e Brianza dovete imboccare l’A8 in direzione Varese. Al bivio con la E62 mantenete la sinistra, prendendo la deviazione per quest’ultima in direzione Gravellona.
Percorrerete buona parte della costa del lago Maggiore, rimanendo sulla stessa strada che si trasforma in SS33. L’uscita da prendere è Crodo.
Da qua raggiungete la ss659 che vi condurrà direttamente a Premia, un dei paesi della valle da cui partoni i sentieri per gli orridi.
La strada per raggiungere Premia è molto semplice, dall’autostrada si passa a strade statali molto scorrevoli.
Il paese si trova a 800 metri sopra il livello del mare e per raggiungerlo non è necessario affrontare tornanti o stradine di montagna.
Noi abbiamo parcheggiato tra Baceno e Premia, in una piazzola d’erba da cui parte il sentiero. Se proseguite in auto troverete altre numerose indicazioni di percorsi che conducono agli orridi.
Ma la soluzione migliore, che vi permette di raggiungere una posizione strategica e ravvicinata, è parcheggiare all’oratorio di Santa Lucia.
Il percorso tra gli orridi
Il sentiero che permette di visitare gli orridi di Uriezzo è lungo 4.5km con un dislivello massimo di cento metri. Queste caratteristiche lo rendono un percorso semplice, adatto a amici e famiglie.
Il tempo di percorrenza al netto delle pause è un ora e mezza.
I punti principali di accesso al sentiero sono tre. Il primo punto si trova nei pressi di Baceno, ed è l’ideale per chi vuole visitare solo l’orrido sud, il più spettacolare. Il secondo si trova a Verampio con partenza dalla Trattoria della campagna.
L’ultimo punto di accesso, il più comodo e consigliato, è a Premia. Nei pressi dell’oratoria di santa Lucia un piccolo parcheggio segna il punto di inizio del percorso.
Cosa portare con voi
Noi siamo andati in primavera in una giornata di sole. All’interno degli orridi di Uriezzo tenete presente che cala il gelo. Nei canyon l’ umidità è forte e il terreno fangoso, soprattutto se nei giorni precedenti ha piovuto. Quindi consigliamo di portare con voi:
- Scarpe da trekking impermeabili
- Felpa pesante waterproof
- Giacca: per proteggersi dal freddo all’interno degli orridi
- Pantaloni lunghi e comodi
- Acqua e viveri per un pic-nic nella natura